Massimo esponente dell'arte pittorica centese, Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino, nacque a Cento l'8 febbraio del 1591 e frequentò la celebre scuola di Benedetto Gennari il Vecchio, contemporaneo di Lorenzo Zucchetta, un artista che nel 1588 venne stipendiato dalla comunità perché insegnasse ad un gruppo di talentuosi allievi le tecniche artistiche: una scuola pittorica, quella centese, che aveva avuto in Marco Ruggeri detto "Zoppo", nativo di Cento nel 1443, il primo grande rappresentante.
Il Guercino iniziò ben presto la sua attività autonoma fondando la prestigiosa Accademia del Nudo, la cui fama attirò a Cento diversi personaggi illustri tra cui Velázquez. Anche Goethe, nel suo viaggio in italia, decise di fermarsi a Cento per ammirare l'opera del pittore.
Nel 1617 ebbe inizio per il Guercino I'esperienza bolognese, primo significativo passo del rinnovamento ?gurativo dell'artista che proseguì nella città di Venezia, e successivamente a Ferrara, e che si concluse nel 1621 a Roma.
Dopo una breve parentesi centese, e in seguito alla morte di papa Ludovisi, il pittore prese dimora a Bologna, dove morì nel 1666. Alla città d'origine ha lasciato tele e affreschi del periodo giovanile.
Il Guercino fu sicuramente il più noto fra gli artisti centesi, ma di certo non l'unico. Già nel Cinquecento infatti erano impegnati a Cento Marco Zoppo, Giambattista Cremonini e Benedetto Gennari il Vecchio.
Notevole fu anche la scuola pittorica di Lorenzo Zucchetta e successivamente, per tutto il Seicento, furono attivi numerosi pittori, tra i quali il fratello del Guercino, Paolo Antonio Barbieri, Cesare e Benedetto Gennari il Giovane e Giovanni Francesco Nagli. Nel Settecento la tradizione pittorica proseguì con Paolo Antonio, Stefano Felice Ficatelli con altri ancora.
Il Monumento al Guercino. Al Guercino è stato dedicato un bellissimo monumento, realizzato dallo scultore centese Stefano Galletti (1803 - 1905), e inaugurato nel 1862 nella piazza intitolata all'illustre pittore.
Nel 1934 la statua venne trasferita nel giardino antistante la Rocca di Cento per permetterne il completo utilizzo in caso di grandi adunate: ma, in occasione del centenario della morte dell'autore dell'opera, nel settembre del 2005, il monumento è stato ricollocato nella sede originaria, in piazza Guercino.